Gli autori raccontano l’esperienza di co-costruzione di percorsi territoriali tra CSM, cooperativa sociale Tragitti, utenti e famigliari come alternativa alla chiusura del centro diurno durante la pandemia. La Comunità Diurna per la salute mentale “Franca Ongaro Basaglia” diventa un mezzo per mantenere il contatto con gli utenti al di là del luogo fisico, tracciando una linea di comunicazione, di ascolto, di intervento adattata all’emergenza.
nel link qui di seguito l’articolo apparso sul n. 10 di Sestante del luglio 2020